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“DAL GESTO ALLA SCRITTURA”

Laboratorio di grafo-motricità e prevenzione della disgrafia

Questo laboratorio, della durata di poco più di un quadrimestre, è rivolto a bambini dai 5 ai 10 anni. Esso si rivolge anzitutto alle scuole (si potranno infatti applicare degli sconti per i bambini dalle stesse classi ). Sarà possibile iscriversi anche a livello individuale nel caso i genitori lo ritengano utile: ciò sia per la presenza di difficoltà già in essere nel bambino che per il desiderio di farlo partecipare al laboratorio a scopo preventivo.

Spesso i genitori attendono le indicazioni di fine anno degli insegnanti per mobilitarsi e far intraprendere ai propri figli dei percorsi psicomotori: ma un laboratorio ludico e creativo con consistenti ricadute sugli apprendimenti è utile in ogni caso anche solo per rafforzare le acquisizioni e imparare giocando (che è poi il loro mestiere!)   

Il percorso partirà al raggiungimento di un minimo di 6 iscritti. Chiaramente gli obbiettivi e le attività del laboratorio saranno diversamente calibrati in base alle età e/o difficoltà presenti. Le attività in piccolo gruppo consentono infatti un’attenzione individualizzata a ciascuno. Nel caso di bambini appartenenti alla stessa classe e/o della stessa età il numero potrà aumentare fino a 8 presenze.

La prevenzione alla disgrafia e il pregrafismo richiedono un passaggio graduale da una motricità globale a una motricità fine e segmentaria: ciò spesso non si realizza o si attua troppo in fretta e non tiene conto di diverse variabili in gioco.

A volte i bambini faticano a produrre delle sequenze armoniose di gesti: compiono movimenti a scatti, disarmonici, troppo lenti o veloci e sui fogli premono con troppa o troppo poca forza; presentano difficoltà nel tener conto della successione temporale oltre che spaziale.  

La mancanza di precisione e armonia del tratto è molto spesso correlata a disturbi dell’attenzione più o meno consistenti – e in crescente aumento – che necessitano di interventi in cui sia possibile alternare attività di movimento ad attività più strutturate e di rilassamento. Ma è fondamentale che ciò si realizzi attraverso il gioco perché possa catturare la motivazione del bambino.

Il percorso qui proposto non prevede la semplice e meccanica riproduzione di segni o di complicate ‘grechine’ che tanti adulti si ricordano: un tale approccio infatti non farebbe che insistere sul ‘difetto’ con ricadute deleterie tanto sul morale che sulle possibili acquisizioni. Anche in questo caso è bene che l’apprendimento assuma un carattere ludico e attivo in grado di mobilitare la motivazione a migliorarsi, a sperimentarsi.
Tanto nel percorso complessivo che all’interno di ogni incontro si cercherà di potenziare le capacità di coordinamento con una progressione graduale dal gesto ampio a quello più ‘ristretto’; di prendere coscienza del proprio schema corporeo, degli assi corporei, del proprio assetto posturale e della funzione delle articolazioni. Si svolgeranno attività ludiche di coordinazione oculo-motoria e oculo-manuale cercando di affinare il gesto e la prensione in modo sempre più preciso; si miglioreranno le competenze per quanto riguarda l’orientamento spazio temporale attraverso l’utilizzo dei rapporti topologici e di alcuni concetti geometrici. E’ inoltre di fondamentale importanza riuscire ad adeguare in modo sempre più efficace il gesto e il tono muscolare in funzione dello scopo migliorando le capacità prassiche: il bambino realizzerà i movimenti nella corretta successione fino alla capacità di eseguire gesti il più economici possibile ( massimo rendimento con minor fatica).
Tutto ciò non si acquisisce esclusivamente con l’esercizio ripetuto poiché vi sono coinvolti aspetti emotivi che portano a contrarre muscoli e irrigidire le articolazioni o, al contrario, a un’ eccessiva ipotonia spesso associata ad un atteggiamento generale un po’ troppo passivo e abulico: si alterneranno dunque attività a carattere fortemente dinamico ad attività di rilassamento in cui i bambini impareranno a regolare la respirazione, a prendere coscienza e migliorare le loro capacità propriocettive, enterocettive ed esterocettive; i bambini prenderanno gradualmente coscienza dello sforzo effettuato e del mutamento del tono muscolare impresso nel gesto.

Impareranno a muoversi nello spazio e a muovere parti del corpo in base a ritmi e melodie differenti. Del resto la grafo-motricità ha molto a che vedere con il ritmo e le pause. Mediante giochi che richiedono di collocare il proprio corpo in rapporto allo spazio, agli oggetti, agli altri potranno acquisire una sempre maggiore consapevolezza posturale e strutturazione spazio-temporale.

I bambini potranno migliorare la capacità di cogliere e utilizzare le direzioni, di eseguire e creare percorsi, tracciati da seguire mediante il corpo e gli oggetti; tutto ciò anche mediante l’utilizzo di ‘slide’ appositamente create . Oltre alla capacità di orientarsi e organizzare il gesto in spazi sempre più ristretti e in modo sempre più armonioso è importante che il bambino acquisisca la capacità di passare dallo spazio verticale allo spazio orizzontale e viceversa. L’uso delle proiezioni inoltre ha una valenza più suggestiva che mobilita l’interesse del bambino. Giocheremo con le forme e con le ombre; con il riconoscimento di segni grafici e numerici per giungere alla loro riproduzione. I tracciati potranno essere riprodotti su fogli ampi e, infine, su fogli di formato più piccolo attraverso varie tecniche grafico-pittoriche. Il passaggio flessibile da un contesto ad un altro aiuterà ad affinare e consolidare la motricità fine.  

Un ruolo importante nella difficoltà a concentrarsi e nel corretto utilizzo del gesto lo svolgono tutti quei giochi e strumenti digitali che ormai i bambini imparano molto in fretta a utilizzare e l’uso spesso eccessivo di giochini elettronici che innalzano eccessivamente il loro livello di tensione ed eccitazione emotiva e neurologica.                                                                                                                        Infine si trascura troppo spesso l’aspetto emotivo fortemente connesso a tutte le dimensioni della corporeità (coinvolti anche nell’atto dello scrivere) nonché l’investimento e le aspettative di cui sono caricate l’acquisizione della scrittura e della lettura. In particolare nei primi anni della Scuola Primaria ciò induce nei bambini stati d’ansia e sensi di inadeguatezza che non aiutano né dal punto di vista della motivazione all’apprendimento né da quello di un corretto tono muscolare.  

 I bambini più piccoli (5/6 anni) in particolare saranno sollecitati a percepire gli assi corporei e ad avvicinarsi al riconoscimento di destra e sinistra in rapporto a sé stessi e agli oggetti; a prendere sempre più coscienza delle proprie preferenze nell’utilizzo degli arti superiori ed inferiori. Ciò che spesso non viene considerato a sufficienza è il fatto che il processo di lateralizzazione, da un punto di vista neurologico, è più lungo di quanto si creda: il bambino necessita quindi di sperimentarsi in tempi più distesi di quanto gli venga solitamente offerto.

Alcuni bambini stranieri, inoltre, iniziano ad acquisire nozioni della loro lingua d’origine: ciò, a seconda degli idiomi, li pone nella difficoltà di passare da una modalità all’altra (es destra-sinistra, alto-basso) con sufficiente elasticità. Necessitano di tempi più lunghi che spesso nei grandi gruppi in cui son inseriti a scuola risultano di difficile attuazione.

Il costo è di 90 euro al mese. 80 per bambini provenienti dalla medesima classe o fratelli.


SI RICHIEDE ABBIGLIAMENTO COMODO E CALZE ANTISCIVOLO.