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Un percorso di Counseling rivolto all’intero nucleo famigliare e di sostegno alla genitorialità per ritrovare le strategie più giuste ed efficaci per vivere le dinamiche interne con armonia ed  equilibrio.

I periodi di lockdown che abbiamo vissuto possono essere considerati un’utile cartina di tornasole dello stato di benessere dell’intero nucleo famigliare.

Gestire una famiglia con equilibrio mantenendone l’unità in un clima di armonia e comunicazione non è un compito facile per nessuno già in tempi normali: nel periodo della quarantena e in quello successivo di ripresa post-emergenza si è fatto decisamente più arduo e complesso. Ci si è trovati di colpo di fronte a nuove esigenze a cui ciascuno ha cercato di far fronte come poteva: si è tentato di coniugare tanti fattori diversi a volte poco compatibili; le proprie ansie con quelle del coniuge e/o dei figli.  Il fatto di avere più tempo inoltre ha fatto emergere anche desideri assopiti, nuovi interessi e necessità non sempre compresi o accettati dagli altri componenti ma spesso neppure espressi chiaramente. Uno dei principali obbiettivi su cui focalizzare l’attenzione è molto spesso la comunicazione.

Si rende necessario dunque rivedere alcuni ruoli e assetti organizzativi per scoprire se stessi e guardare all’altro con rinnovato interesse e rispetto.  

Il gruppo e la coppia

La convivenza ‘forzata’,  le preoccupazioni connesse alle questioni sanitarie, alla gestione dei figli, alle necessità lavorative hanno fatto riemergere con più forza difficoltà latenti o già presenti. Non sempre del resto la capacità di reagire e far fronte a cambiamenti e difficoltà importanti si esprime con tempi e modi uguali per tutti. Ciò può provocare attriti e situazioni anche altamente conflittuali; nel corso del tempo però l’esperienza può trasformarsi in un’opportunità di maggiore conoscenza l’uno dell’altro, di maggiore comprensione e vicinanza.                                                                                                                                      All’interno delle coppie, in molti casi,  ognuno si è arroccato sulle proprie sensazioni e punti di vista; ciò che già pareva ‘poco tollerabile’ dell’altro si è amplificato. Complessivamente si è diventati più ‘esposti’ e si sono evidenziati punti di forza e di fragilità: ciò può costituire però un potenziale importante da cui ripartire per andare – o tornare – alla scoperta dell’altro, delle sue risorse e debolezze, di tutto ciò che unisce o separa.  Può dunque trasformarsi in un’importante esperienza evolutiva con risvolti esistenziali particolarmente intensi.

Genitori in difficoltà

Il ruolo dei genitori si è fatto molto più difficile in questa situazione: si sono dovute organizzare le giornate coniugando le esigenze lavorative con quelle dei figli che in diversi periodi non potevano più andare a scuola e a volte si rivelavano scarsamente autonomi; da un lato vi era la necessità di aiutarli a realizzare i compiti previsti da una didattica a distanza a cui non si era preparati… Dall’altro quella di far loro trascorrere giornate ‘sensate’ e piacevoli  senza più l’appoggio dei nonni. Spesso, inoltre, i bambini evidenziavano nuove problematicità diventando fonte di tensione e stress. Ciò si è verificato in molti casi anche di figli adolescenti che faticavano a tollerare i periodi di clausura o alternavano ‘fughe’ da casa con periodi di abulia e passività.                                                                                                    Molti sono i genitori che si sono sentiti inadeguati di fronte alle ansie, difficoltà e necessità impellenti dei figli;  tutto ciò a scapito anche delle coppie in cui non sempre la solidarietà riusciva ad avere il sopravvento: percependo la propria impotenza, come spesso accade, la tendenza è quella di colpevolizzarsi a vicenda o di irrigidirsi nei propri ruoli.                               Per affrontare le difficoltà dei figli è indispensabile che nella coppia vi sia coesione e solidarietà, obbiettivi condivisi, complicità: i messaggi  da inviare ai figli devono poter essere chiari e coerenti.   La  situazione di forte sbandamento vissuta in questi due anni può però diventare rivelatrice dello ‘stato di salute’ dell’intero gruppo e di come ciascuno si sente al suo interno. Dinamiche latenti, infatti, non hanno più potuto essere  camuffate evidenziando tanto gli aspetti di ragionevolezza che di emotività, fragilità,  di ciascuno:  ora è il momento di tirare un po’ le fila per andare avanti meglio, rafforzati e/o con nuove consapevolezze da gestire nel modo più sereno possibile.                                                                              

 

MODALITA’ E ASPETTI ORGANIZZATIVI:

L’ impostazione è biosistemica come dal presente sito alla pag.: https://www.centrofluidamente.it/il-counseling-biosistemico/

Potranno anche essere utilizzate modalità attive tipiche della Drammaterapia come dal presente sito alla pagina :   https://www.centrofluidamente.it/la-drammaterapia/

In un percorso di Counseling che coinvolge l’intero nucleo famigliare è possibile rintracciare le capacità di resilienza di ognuno e del gruppo nel suo insieme; trovare modalità comunicative più efficaci; focalizzarsi su obbiettivi percorribili individuando le strategie più idonee.

In sede di colloquio iniziale, gratuito, verrà fatto il punto della situazione per individuare gli elementi di maggiore criticità e stabilire le finalità del percorso: solitamente sono previsti sia incontri con i singoli genitori che con entrambi.  Si potrà ad esempio decidere di considerare in primo luogo le difficoltà della coppia o piuttosto quelle della coppia nel suo ruolo genitoriale.                                                                                                                                          In alcuni casi è opportuno che anche i figli siano coinvolti in incontri individuali e/o con i genitori. Si possono prevedere ad esempio cicli di osservazione laddove mostrino difficoltà emotive e relazionali. (V. il percorso ‘Con te’ nel CALENDARIO del sito).                                                                                                                                                            La cadenza dei colloqui e degli incontri, di un’ora,  è diversa in base alle esigenze organizzative di tutti.  Se durante il percorso uno dei componenti rivelasse maggiore desiderio e/o necessità di aiuto potrà essere preso in considerazione l’avvio di un Counseling individuale di durata o frequenza maggiore.  E’ evidente che per deontologia professionale quanto emergerà nei singoli colloqui rimarrà privato e comunicabile agli altri componenti del nucleo solo con esplicito consenso dell’interessata/o. Analogamente, sulla base delle osservazioni effettuate con il bambino, si potrà decidere di iniziare un percorso di aiuto.                 

 

La data segnalata sul sito è solo indicativa dal momento che tali percorsi sono già in essere presso il Centro.