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LABORATORI A CARATTERE PSICOMOTORIO E CREATIVO

Si propongono giochi psicomotori e creativi in piccoli gruppi DIVISI PER FASCE DI ETÀ (MAX 6 BAMBINI): le attività proposte avranno lo scopo di aiutarli a riappropriarsi della loro creatività e socialità, fonte di piacere e affetti e di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’identità personale e dell’autostima.

Le attività si svolgono in un ampio spazio con materiale psicomotorio specifico; nell’aiutarli a esprimersi saranno stimolati anche  all’uso del gioco simbolico, alternando momenti dinamici e di rilassamento guidato.

Gli incontri, di un’ora, partono sempre da un momento di condivisione dello stato emotivo presente in ciascuno.

I GRUPPI PARTIRANNO CON ALMENO 3 ISCRIZIONI e saranno suddivisi per fasce di età ( in linea di massima  in gruppi di 3/4 anni,  4/6 anni,  6/8 anni).

Vista la situazione attuale NON SONO PREVISTE PARTICOLARI PRECAUZIONI anti-covid: dunque non verrà richiesta né la mascherina né il cambio di felpa. I genitori (o accompagnatori) potranno sostare nella saletta d’attesa anche se è preferibile lo facciano per il solo momento della vestizione/svestizione e per aiutarli nel mettere le CALZE ANTISCIVOLO.

.  LA DURATA DEL PERCORSO È DI MINIMO UN QUADRIMESTRE al costo di 215 euro totali (16 incontri  che seguono in linea di massima il calendario scolastico). Rinnovabile per il quadrimestre successivo. IL PAGAMENTO POTRÀ ESSERE EFFETTUATO IN DUE SOLUZIONI: una metà a inizio percorso e l’altra metà il MESE SUCCESSIVO. Per FRATELLI E BAMBINI DELLA STESSA CLASSE/SEZIONE È PREVISTO UNO SCONTO: pagheranno infatti 190 euro.

Nel caso i bambini presentassero consistenti difficoltà emotive, comportamentali e sociali, in seguito ad un PRIMO COLLOQUIO GRATUITO con i genitori, verrà predisposto un ciclo di 4/6 incontri di osservazione: lo scopo è di predisporre il percorso più idoneo scegliendo tra un intervento individuale  (V. alla voce del calendario “Con te”) o attività di gruppo.

La data qui segnalata come inizio è solo indicativa poiché i gruppi partiranno non appena sarà raggiunto il numero minimo consentito (tre). 

CONTENUTI:

Indipendentemente dai comportamenti messi in atto nell’arco di tutto il periodo emergenziale i bambini hanno necessità di esprimere ciò che sentono e hanno vissuto in un periodo tanto anomalo! E di recuperare ora, nella misura del possibile, il tempo perduto.                                        Il laboratorio intende costituire per i bambini un momento di libertà e fiducia (nel rispetto ovviamente delle regole di convivenza sociale); scopo primario è fare in modo che riescano a esprimersi liberamente, senza timori, affidandosi e instaurando un clima di collaborazione e divertimento; aiutarli e guidarli nella sperimentazione di se’ nel creare e organizzare il loro gioco spontaneo senza dover sottostare a troppe aspettative e direttive adulte.

In questi anni tanto particolari i bambini hanno dovuto accettare e rispettare nuove e restrittive regole che a volte comprendevano solo a livello cognitivo ma che a livello emotivo non hanno avuto modo di elaborare appieno (in particolar modo per i più piccoli). Si sono trovati di colpo a dover accettare e fare i conti con qualcosa di sconosciuto persino agli adulti di riferimento assorbendo a volte un senso di allerta e preoccupazione continui. Il lockdown e le alterne chiusure – più o meno lunghe – li hanno costretti ad una socialità ristretta e altalenante, a convivenze famigliari assidue a cui nessuno era preparato; nel ruolo esclusivo di figli e fratelli rinunciando agli abituali punti di riferimento scolastici, agli amici anzitutto (e spesso anche ai nonni ) e a ritmi quotidiani del tutto diversi. Le reazioni sono state molteplici, come molto diverse le dinamiche intersoggettive che si sono venute a creare all’interno dei nuclei famigliari. Non sempre i genitori hanno potuto venire incontro come avrebbero voluto alle loro esigenze ludiche e didattiche.

Di fronte a questi cambiamenti molti non hanno neppure posto troppe domande, realizzando semplicemente che ci si aspettava da loro particolare giudizio e adattamento; in altre situazioni hanno comportato uno ‘sbandamento’ nel susseguirsi di emozioni contrastanti e ambivalenti che raramente hanno avuto modo di essere comprese. In molti casi si è verificato un aumento di stati di abulia, passività e rassegnazione.  In altri casi, al contrario, sono emersi comportamenti d’ intensa irrequietezza e ansia (a volte anche insonnia e piccoli disturbi psicosomatici), atteggiamenti caratterizzati da continue richieste di attenzione da parte dei genitori (comprese a volte piccole regressioni comportamentali).

Nel confinamento a casa inoltre la motricità mediante la quale è possibile scaricare tensioni in accumulo, era quasi totalmente inibita. E anche una volta tornati a scuola le bolle architettoniche (oltre a quelle relazionali) hanno limitato la libera espressione della motricità globale e del piacere senso-motorio.   

I bambini si sono trasformati sempre più in passivi spettatori di cartoni animati caotici e poco comprensibili o attivi fruitori di giochini elettronici. Nella fase post-emergenziale sono emerse a volte sensazioni e comportamenti nuovi quali la paura della novità, il timore e la non voglia di uscire dalle mura domestiche e affrontare nuovamente le incognite di una vita ‘normale”:  la reclusione è parsa diventare per molti una sorta di protezione in quella che è stata definita ‘sindrome della capanna’.

Attraverso i gruppi “INSIEME RI-USCIAMO”  i bambini  avranno modo di riconoscere e ritrovare emozioni sopite e far emergere paure, desideri, fantasie.  Di mettersi alla prova rispecchiandosi negli altri e rafforzando il loro senso di sicurezza e adeguatezza; di rivivere sentimenti comunicandoli o mettendo in scena esperienze di vita vissuta.

Innumerevoli inoltre sono gli aspetti emotivi ed educativi della psicomotricità e del gioco simbolico: come ho descritto nel sito illustrando le diverse discipline,  questi investono non solo gli aspetti espressivi ed emotivi ma anche quelli sociali e cognitivi.